La proposta progettuale ha posto il focus sulla rigenerazione urbana intesa quale strumento di riduzione delle situazioni di degrado e di marginalità sociale. Rigenerare permette alla comunità di riappropriarsi di molti spazi, di riviverli in una nuova dimensione, migliorando la qualità della vita e aumentando al contempo il valore degli spazi stessi. Il concetto di rigenerazione urbana non può prescindere dall’ottimizzazione e da una sempre maggiore innovazione degli spazi che consenta di fruire di una città realmente integrata, interconnessa, sicura e green. Una delle finalità del progetto è stata quella di promuovere lo sviluppo dell’area del nuovo centro polisportivo, in virtù del ruolo prettamente sociale che quest’ultimo riveste per la città, capace di convogliare al suo interno molteplici funzioni che possano sviluppare un sistema di connessioni formali e funzionali.

Per garantire la qualità dell’opera e il pregio estetico, il progetto ha posto enfasi sull’individuo, sull’elemento percettivo e di riconoscimento identitario. L’obiettivo è stato rendere l’Opera ed i volumi piacevoli, capaci di evocare benessere e di annullare il deterioramento o l’abbandono degli spazi interni e di quelli urbani circostanti.

Il progetto ha previsto anche migliorie riguardanti i sistemi domotici di controllo e gestione degli impianti tecnologici includendo, all’interno degli stessi, un meccanismo di monitoraggio cloud con l'obiettivo di ottenere un generale miglioramento della performance ambientale dell’opera e la riduzione degli oneri di gestione e manutenzione associati alla stessa, rendendo tale processo sostenibile a livello ambientale ed economico.

La pensilina, alimentata ad energia solare, è stata dotata di punti di ricarica per mezzi elettrici, concorrendo all’obiettivo di incentivare la mobilità green e sostenibile.