La proposta di ottimizzazione progettuale dell’intervento di demolizione e ricostruzione in situ dell’asilo nido comunale in Via Umbria è stata intesa come importante occasione per la realizzazione di un nuovo spazio didattico per la prima infanzia, concepito al contempo come nuova “forma dell’abitare urbano” in grado di avere un impatto positivo sulla città di Isernia, proponendosi anche come promotore di sviluppo economico e culturale.

Il concept è stato ideato perseguendo gli obiettivi delineati dal documento “Progettare, costruire e abitare la scuola”, ovvero dalle linee guida orientative per gli ambienti di apprendimento e per la didattica definite dal Ministero dell’Istruzione.

In particolare ci si è focalizzati sulla realizzazione di:

• una scuola di qualità, con un’architettura intesa in senso estetico-funzionale che consenta di riconoscere il suo ruolo civico nel territorio;
• una scuola a basso consumo e basso impatto ambientale, con limitata necessità di manutenzione;
• una scuola sostenibile, costruita con materiali eco-compatibili, di provenienza locale o riciclati, in linea con i principi della bioedilizia;
• una scuola aperta, un luogo accessibile e sicuro, con spazi accoglienti per la comunità (anche al di fuori dell’orario scolastico);
• una scuola “fra dentro e fuori", in cui gli spazi esterni siano concepiti come parte integrante della didattica e dello sviluppo psico-fisico degli individui sin dai primi mesi e anni di vita, con l’aula al centro di un sistema flessibile in grado di ospitare diverse configurazioni e attività;
• una “scuola per i cinque sensi”, per favorire un apprendimento che coinvolga il corpo e il movimento e che stimoli la curiosità, anche attraverso l’uso di arredi modulabili in base a esigenze di volta in volta diverse.

La proposta progettuale ha previsto la realizzazione di un nuovo polo altamente performante ed ottimizzato dal punto di vista energetico ed ambientale in linea con:

• gli obiettivi stabiliti dal DNSH - Do No Significant Harm -;
• i criteri della bioedilizia, ottemperando la normativa vigente relativa ai Criteri Ambientali Minimi CAM;
• i criteri bioclimatici, utilizzando soluzioni eco-sostenibili incentrate su un’attenta analisi preliminare delle condizioni climatiche ed orografiche del sito (clima igrotermico, precipitazioni, disponibilità di risorse rinnovabili, disponibilità di luce naturale, clima acustico, ecc.).

L’edificio non è stato considerato come mero contenitore di funzioni didattiche, ma come luogo che acquisisce la valenza di simbolo dell’evoluzione del sistema educativo, proteso sempre più verso la sostenibilità ambientale e lo sviluppo di una sensibilità ad essa associata da parte dei bambini, dei genitori e del personale scolastico, anche mediante la previsione di nuovi spazi educativi a contatto con la terra (orti didattici).  Si è dunque ritenuto indispensabile intervenire sulla cura ottimale di forme, colori, luce e materiali, favorendo la connessione con la natura e il risparmio energetico, attuando così parte dei principi associati alla bioarchitettura. 

Le migliorie proposte sono state concepite per concorrere alla realizzazione di un edificio salubre, di facile manutenzione, capace di accogliere la comunità e di esaltare la centralità dei bambini e delle bambine, attraverso il loro coinvolgimento mediante il gioco, l’esperienza e le relazioni.